POLVERE DI GESSO > Io ogni mattina ascolto l’alba, e la sera il tramonto, e tutto il rumore che fa. E poi, per ogni giorno che passa, faccio un segno su un muro di questa città, perché non è il tempo che mi manca, e nemmeno l’età. Io ogni mattina quando parto, lascio aperta la mia porta, se qualcuno verrà, e poi metto polvere di gesso sul pavimento di casa, per i passi che farà, perché quando c’è una porta aperta, di sicuro prima o dopo si sa. Io ogni sera quando torno, lascio delle tracce bianche sulla polvere che sa, che qui non ci viene mai nessuno, e nemmeno per oggi non ci sono novità. E poi richiudo la mia porta, per la notte e per il freddo che ci fa. Io ogni mattina ascolto l’alba, e la sera il tramonto, e tutto il rumore che fa. E poi per ogni giorno che passa, graffio un pezzo di muro di questa città, perché non è il tempo che mi manca, e nemmeno l’età.
CHALK DUST > I listen every morning sunrise, and in the evening the sunset, and all the noise it makes. And then, for every day that passes, I make a sign on a wall of this city, because it is not time that I miss, and even age. I do every morning when I leave, I leave my door open, if someone will come, and then I put chalk dust on the floor at home, for the steps it will do, because when there is an open door, for sure sooner or later you know. I every evening when I come back, I leave the white marks on the dust that knows, that here there is never anyone, and even today there is no news. And then I close my door, for the night and the cold makes us. I listen every morning sunrise, and the evening sunset, and all the noise it makes. And for every day that passes, scratch a piece of the wall of this city, because it is not time that I miss, and even age.
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